[Lemma] Ἰωνοκάμπτας, ου, ὁ (Ἰωνοκάμπτης, ου)
[Traduzione] «ionomodulatore», o «colui che modula melodie ioniche» piuttosto che «colui che modula alla maniera (o secondo l’armonia) ionica»
[Fonte] Plut. De laude ipsius, 1, 539c (4, 372 Pohlenz)
[Altre occorrenze] hapax legomenon
[Edizione di riferimento] Timoth. fr. 802 PMG = TrGF 41 Sn.
[Breve discussione]
Il composto è usato – e forse coniato – da Timoteo per definire il contemporaneo Frinide, il cui caratteristico ricorso alle modulazioni (καμπαί) è ricordato sia da Aristofane (Nub. 969-973) sia dalla lessicografia (vd. Poll. 4, 66). Sul significato di καμπαί si vedano in particolare West 1992, 356 con n. 2 e Restani 1983, 159-166. A tale termine potrebbe riferirsi il verso 26 del Chirone ferecrateo (cf. Franchini 2020, 292).
[Bibliografia]
H. HORDERN, The Fragments of Timotheus of Miletus, Oxford 2002, 97-98 (testo) e 258-260 (commento); E. FRANCHINI, Krapataloi-Pseudherakles (frr. 85-163) / Ferecrate; introduzione, traduzione, commento, con la collaborazione di Michele Napolitano (fr. 155), Göttingen 2020; D. RESTANI, ‘Il “Chirone” di Ferecrate e la ‘nuova’ musica greca. Ricerca sul lessico retorico-musicale’, Rivista Italiana di Musicologia 18/2, (1983 luglio-dicembre), 159.
[Parole chiave]
cultura ionica, effeminatezza in musica, modulazioni
[Francesco Buè]