Figlio di Zeus e Latona, la quale partorisce Apollo e la gemella Artemide nell’isola di Delo, riconoscibile nell’iconografia per la presenza dell’albero di palma (scheda 1). Apollo è il dio della musica, delle arti mediche, delle scienze e della profezia. I suoi attributi sono l’arco e uno strumento musicale a corde, in particolare la kithara e la lyra donatagli da Ermes.
Apollo viene infatti rappresentato come musico già nel VII secolo a.C. sulla corazza in bronzo da Olimpia (figura) insieme ad altre divinità. Dal VI sec. a.C. sulla ceramografia attica a figure nere è il musicista che accompagna i diversi eventi divini, solo o in presenza di altre divinità viene raffigurato in scene ripetitive, nelle quali la funzione del dio è palesemente intesa a sublimare l’occasione contingente mediante la musica divina.
Le principali scene sono la nascita di Atena (scheda 2), il corteo che accompagna Eracle all’Olimpo (scheda 3) o altre occasioni di riunioni divine (scheda 4), la triade delfica a Delo (scheda 5). In tali frangenti Apollo usa anche la lyra (scheda 6), ma più raramente. Apollo è raffigurato anche da solo vestito di chitone e himation oppure effigiato con vesti riccamente decorate, ciò che rende il dio assimilabile al citaredo professionista (scheda 7). La figura di quest’ultimo si diffonde a partire dall’inizio del V sec. a.C. in particolare sulla ceramografia a figure rosse, quando non di rado Apollo è raffigurato mentre tiene la kithara con la sinistra e con la destra porge una phiale per compiere una libagione (scheda 8).
Scheda 2: Apollo citaredo assiste alla nascita di Atena
Apollo citaredo presiede con la sua musica la nascita della dea Atena, figlia di Zeus e della dea della prudenza e della saggezza Meti. Il mito tramanda che Zeus l’avesse amata, ma era destino che dalla loro unione nascessero figli migliori del padre: una figlia molto saggia e poi un figlio dal cuore violento. Così, nella Teogonia esiodea, Zeus, su consiglio di Gaia e Urano, inghiotte con un inganno Meti, appropriandosi così anche della sua saggezza, ma un oracolo gli predisse che “i figli nati da Metis sarebbero stati più forti del padre se concepiti in modo naturale”. Con l’inganno convinse quindi la dea a tramutarsi in una mosca e la ingoiò. Talora, come racconta lo pseudo-Apollodoro, è la dea stessa che consiglia in tal senso Zeus. Meti, in ogni modo, continuò la sua gestazione all’interno della testa di Zeus finché un giorno il dio avvertì un mal di testa tale da non essere sopportabile, gli sembrava che la testa gli scoppiasse, a tal punto da chiedere al fabbro divino Efesto di spaccargli la testa con un’ascia. Improvvisamente dalla testa del padre uscì Atena, già adulta, armata di scudo, lancia ed elmo da guerriera: in un passo pindarico la dea appena nata è già pronta a lanciare il grido di guerra. La scena della nascita compare in moltissimi testi letterari e diviene anche oggetto della satira di Luciano di Samosata che nei Dialoghi degli dèi immagina il dialogo tra Zeus ed Efesto in questa circostanza. Altre tradizioni raccontano che non fu Efestonbensì Prometeo a fungere da ‘levatrice’: così è per esempio nello Ione euripideo, dove il coro invoca Atena come dea nata dal capo di Zeus senza i dolori del parto. Þ Inoltre, sempre in questa pagina ‘Apollo’, possono essere preparati i link alle schede con i loro titoli, che vi avevo già fornito:
Lekythos attica a figure rosse,
New York, Metropolitan Museum,
inv. 53.224
460-50 a.C.
Pittore di Nikon.
Apollo citaredo a Delo
Anfora attica a figure nere,
Boston, Museum of Fine
Arts, inv. 00.330
540 a.C. circa
Lato A:
Apollo suona la kithara durante la nascita di Atena.
Anfora attica a figure nere,
Toronto, Royal Ontario
Museum, inv. 929.22.8
520-500 a.C.
Lato A:
Apollo citaredo accompagna Eracle all’Olimpo.
Anfora attica a figure nere,
New York,
Metropolitan Museum, inv. 57.12.6
530-520 a.C.
Apollo citaredo tra divinità
(Poseidone, Latona, Artemide, Dioniso)
Anfora attica a figure rosse,
London, British
museum, inv. 1843,1103.87
520-500 a.C.
Lato A:
Apollo citaredo tra Latona e Artemide
Hydria attica a figure nere,
Londra, British
Museum, inv. 1864,1007.163
500-490 a.C.
Apollo nell’atto di suonare la lyra, tra
4 figure femminili (Ninfe? Muse?)
Anfora attica a figure rosse,
New York, Metropolitan
Museum, inv. 56.171.38
490 a.C. circa
Lato A:
citaredo
Pelike attica a figure rosse,
New York Metropolitan
Museum, inv. 06.1021.191
Metà V sec. a.C.
Apollo e Artemide presso un altare.
Il dio tiene la kithara e con
la destra una phiale per la libagione
Approfondimenti

kithara
La kithara è lo strumento di Apollo, che suona in numerose occasioni divine ed è il suo attributo al pari dell’arco. È comunque anche strumento del mondo dionisiaco: sia i satiri che le menadi sono rappresentati mentre suonano la kithara. A partire dagli inizi del V sec. a.C. diventa lo strumento principe del citaredo professionista che partecipa agli agoni musicali.

Lyra
La lyra, secondo il mito, fu creata da Ermes che usò il guscio di una tartaruga come cassa di risonanza a cui applicò 7 corde di budello di pecora. Ermes donò lo strumento ad Apollo per farsi perdonare del furto di una mandria di buoi del dio.