[Testo]
II. 5.5. Ἐκ δὲ τῆς Ἀγχιάλου ἐς Σόλους ἀφίκετο· καὶ φρουρὰν ἐσήγαγεν ἐς Σόλους καὶ ἐπέβαλεν αὐτοῖς τάλαντα διακόσια ἀργυρίου ζημίαν, ὅτι πρὸς τοὺς Πέρσας μᾶλλόν τι τὸν νοῦν εἶχον. 6. ἔνθεν δὲ ἀναλαβὼν τῶν μὲν πεζῶν τῶν Μακεδόνων τρεῖς τάξεις, τοὺς τοξότας δὲ πάντας καὶ τοὺς Ἀγριᾶνας ἐξελαύνει ἐπὶ τοὺς τὰ ὄρη κατέχοντας Κίλικας. καὶ ἐν ἑπτὰ ταῖς πάσαις ἡμέραις κατέχοντας Κίλικας. καὶ ἐν ἑπτὰ ταῖς πάσαις ἡμέραις τοὺς μὲν βίᾳ ἐξελών, τοὺς δὲ ὁμολογίᾳ παραστησάμενος ἐπανῆκεν ἐς τοὺς Σόλους. 7. καὶ ἐνταῦθα μανθάνει Πτολεμαῖον καὶ Ἄσανδρον ὅτι ἐκράτησαν Ὀροντοβάτου τοῦ Πέρσου, ὃς τήν τε ἄκραν τῆς Ἁλικαρνασσοῦ ἐφύλασσε καὶ Μύνδον καὶ Καῦνον καὶ Θήραν καὶ Καλλίπολιν κατεῖχε· προσῆκτο δὲ καὶ Κῶ καὶ Τριόπιον. τοῦτον ἡττῆσθαι ἔγραφον μάχῃ μεγάλῃ· καὶ ἀποθανεῖν μὲν τῶν ἀμφ’ αὐτὸν πεζοὺς ἐς ἑπτακοσίους καὶ ἱππέας ἐς πεντήκοντα, ἁλῶναι δὲ οὐκ ἐλάττους τῶν χιλίων. 8. Ἀλέξανδρος δὲ ἐν Σόλοις θύσας τε τῷ Ἀσκληπιῷ καὶ πομπεύσας αὐτός τε καὶ ἡ στρατιὰ πᾶσα καὶ λαμπάδα ἐπιτελέσας καὶ ἀγῶνα διαθεὶς γυμνικὸν καὶ μουσικὸν, Σολεῦσι μὲν δημοκρατεῖσθαι ἔδωκεν· αὐτὸς δὲ ἀναζεύξας ἐς Ταρσὸν τοὺς μὲν ἱππέας ἀπέστειλεν Φιλώτᾳ δοὺς ἄγειν διὰ τοῦ Ἀλη[ν]ίου πεδίου ἐπὶ τὸν ποταμὸν τὸν Πύραμον.
[Traduzione]
II. 5.5. Da Anchialo [scil. Alessandro Magno] giunse a Soli, dove installò una guarnigione e impose ai cittadini una multa di duecento talenti d’argento, perché erano più favorevoli ai Persiani. 6. Di lì, presi con sé tre battaglioni della fanteria macedone, tutti gli arcieri e gli Agriani, marciò contro i Cilici stanziati sulle montagne. In sette giorni ne sottomise alcuni con la forza, altri indusse a patti; quindi tornò a Soli. 7. Lì apprese che Tolemeo e Asandro avevano sconfitto il persiano Orontobate, che difendeva la rocca di Alicarnasso e teneva sotto di sé Mindo, Cauno, Tera e Callipoli, e aveva tratto della sua parte Cos e Triopio. Lo avevano vinto – essi scrivevano – in una grande battaglia; e dei suoi soldati settecento fanti circa e cinquanta cavalieri erano caduti, e non meno di mille i prigionieri. 8. A Soli, Alessandro fece sacrifici ad Asclepio, guidò una processione alla testa di tutto l’esercito, celebrò una gara di corsa con le fiaccole e istituì gare ginniche e musicali; agli abitanti di Soli garantì un regime democratico. Procedendo in direzione di Tarso, egli inviò la cavalleria a Filota con l’incarico di condurla al fiume Piramo, attraverso la pianura Aleia. [trad. it. di F. Sisti, 127, 129]
[Commento]
Occupate le così dette “Porte della Cilicia, provenendo dalla Cappadocia, e presa anche Tarso, capitale della Cilicia (333 a.C. fine giugno), proprio a Tarso Alessandro Magno era stato colpito da una lunga febbre unita a insonnia e convulsioni al punto da far temere per la sua vita (333 a.C., da luglio a settembre). Guarito dopo un lungo soggiorno (333 a.C., fine settembre), riprese la spedizione militare puntando verso le città di Anchialo, poi a Soli che occupa e da cui compie una serie di operazioni nei dintorni (Cilicia montana), per rientrarvi dopo solo sette giorni (333 a.C., ottobre). Proprio al rientro in Soli viene raggiunto dalla felice notizia di una vittoria da parte dei suoi generali Tolemeo e Asandro contro Orontobate satrapo di Caria e allora schierato a difendere la rocca di Alicarnasso. Quindi a Soli Alessandro, prima di riprendere la marcia di nuovo verso Tarso, decide di celebrare la vittoria contro Orontobate e le proprie rapide vittorie in Cilicia tra l’altro anche con agoni musicali.
Come riferisce Arriano, a Soli si svolsero cinque eventi: sacrifici in onore di Asclepio; sfilata in armi con lui in testa (piuttosto che una generica processione); gara di corsa con le fiaccole; giochi ginnici; giochi musicali. Rispetto a quanto in Arriano, solo Curzio Rufo aggiunge particolari ulteriori: il ringraziamento per la guarigione e un rito non solo per Asclepio/Esculapio ma anche per Atena/Minerva (ved. scheda).
Arriano riporta le informazioni che qui interessano in forma di elenco, in modo assai stringato e con espressioni quasi formulari. Siccome questa impostazione ricorre anche tutte le volte che riporta celebrazioni pubbliche che includono pure agoni musicali, è assai probabile che egli in questi casi utilizzi (per via diretta o per il tramite di Tolomeo Lagide) una fonte a impostazione annalistica quali gli Annales Alexandri (ἐφημερίδες), sorta di diario quotidiano ufficiale della spedizione in Asia [ved. Oliva 1993, 96, 97-100, 101; Lindsay Adams 2003, p. 212]. Da qui si traggono, però, due dati. Il primo: anche se Arriano li presenta come eventi l’uno dopo l’altro, essi sono eventi di una stessa unica occasione, cioè la cerimonia sacrificale in onore di Asclepio. Il secondo: Arriano deve usare i termini nel loro più comune senso tecnico. Quindi, in ordine: i θυσίαι devono essere intesi come quelli tipici di una cerimonia per il ringraziamento ad una divinità [ved. Hammond 1989, 21-23]; la πομπή piuttosto che con generico “processione” è da intendere nel senso di sfilata dell’esercito in armi guidata da Alessandro stesso, in quanto loro generale unico, una sorta di parata militare celebrativa della potenza oltre che della vittoria [see Faure 1993, 192-196]; la λαμπάς è la gara di corsa a staffetta con le fiaccole, ma in specifico quella usuale nel programma di gare sportive in cui si educava la gioventù proprio in Macedonia [ved. Lindsay Adams 2003, 211, 213; Lindsay Adams 2014, 337-338]; i giochi ginnici non possono che essere le gare di tipo atletico (purtroppo Arriano non fornisce mai dettagli sulle discipline incluse); i giochi musicali devono essere più in generale gli agoni letterari-scenici-musicali, perché tutte le volte Arriano specifica questi agoni musicali, rimanda a agoni di tipo teatrale (tragedia e/o commedia e/o drammi satireschi), a agoni di aulodi e/o auleti oppure ad agoni di citaredi e/o citaristi.
Per questi giochi musicali a Soli (Cilicia) devono esser stati utilizzati artisti al seguito di Alessandro lungo la spedizione militare o al più artisti e attori locali [ved. Faure, pp. 73-77, 243-244; Oliva, p. 96-97; Bloedow 1998, 129, 131, 141 nt. 38; Tritle 2009, 122-129; Le Guen 2014, 264-266; Lindsay Adams 2014, 339-341]. In quel momento, infatti, Alessandro si trovava nel pieno della campagna militare dell’estate-autunno del 333 a.C. ed era sul punto di partire da Soli per raggiungere Isso dove si svolgerà la celebre battaglia contro Dario III (333 a.C., 1° novembre, cioè all’incirca un mese dopo i giochi qui in esame). Difficilmente, quindi, poteva essere stato raggiunto da compagnie di artisti, come invece accadde l’anno a Menfi [ved. scheda].
[Bibliografia essenziale]
Edizioni e commenti: P. A. BRUNT, Arrian, Anabasis of Alexander. Books I-IV, Cambridge, Mass. 1976, 138-139 (traduzione); A. B. BOSWORTH, A Historical Commentary on Arrian’s History of Alexander. Vol. I: Commentary on Books I-III, Oxford 1980 (rist. 1998), 195-198 (commento); F. SISTI, Arriano, Anabasi di Alessandro. Vol. I: Libri I-III, Milano 20043 (20011), 124-129 (testo), 404-408 (commento).
Studi: P. FAURE, La vita quotidiana degli eserciti di Alessandro Magno, Milano 1993 (ed. or. 1982); N. G. L. HAMMOND, The Macedonian State. The Origins, Institutions and History, Oxford 1989; A. OLIVA, “Agoni sportivi e musicali nell’Anabasi di Arriano”, Nikephoros 6, 1993, 93-104; E. F. BLOEDOW, “The Significance of the Greek Athletes and Artists at Memphis in Alexander’s Strategy after the Battle of Issus”, QUCC 59.2, 1998, 129-142; W. LINDSAY ADAMS, “Other People’s Games: The Olympics, Macedonia and Greek Athletics”, Journal of Sport History, 30.2, 2003, 205-217; L. A. TRITLE, “Alexander and the Greeks. Artists and Soldiers, Friends and Enemies”, in Alexander the Great. A New History, ed. by W. Heckle and L. A. Tritle, Chichester, UK 2009, 121-140; B. LE GUEN, “Theatre, Religion and Politics at Alexander’s Travelling Royal Court”, in Great Theatre in the Fourth Century B.C., ed. by E. Csapo, H. Rupprecht Goette, J. R. Green, P. Wilson, Berlin – Boston 2014, 249-274; W. LINDSAY ADAMS, “Sport Spectacle and Society in Ancient Macedonia”, in A Companion to Sport and Spectacle in Greek and Roman Antiquity, ed. by P. Christesen and D. G. Kyle, Chichester, UK 2014, 332-345.
[Parole chiave]
Alessandro Magno, Agoni musicali, Agoni ginnici, Parata militare, Corsa a staffetta con le fiaccole, Asclepio
[Saulo Delle Donne]