[Argomento]     Agoni musicali di Alessandro Magno a Soli (Cilicia)

[Fonte]              Q. Curtius Rufus, Alexandri Magni Historiae 3, 7, 3-4 

[Periodo]          350–300 BC (333 a.C., ottobre)

[Testo]

3, 7, 1. At Dareus, nuntio de adversa valetudine accepto, celeritate quantam capere tam grave agmen poterat ad Euphraten contendit, iunctoque eo pontibus quinque tamen diebus traiecit exercitum Ciliciam occupare festinans. 2. Iamque Alexander viribus corporis receptis ad urbem Solos pervenerat: cuius potitus ducentis talentis multae nomine exactis arci praesidium militum imposuit. 3. Vota deinde pro salute suscepta per ludum atque otium reddens ostendit quanta fiducia barbaros sperneret: quippe Aesculapio et Minervae ludos celebravit. 4. Spectanti nuntius laetus adfertur Halicarnaso, Persas acie a suis esse superatos, Myndios quoque et Caunios et pleraque tractus eius suae facta dicionis. 5. Igitur edito spectaculo ludicro castrisque motis et Pyramo amne ponte iuncto ad urbem Mallum pervenit; inde alteris castris ad oppidum Castabalum. 6. Ibi Parmenio regi occurrit; praemiserat ad explorandum iter saltus per quem ad urbem Isson nomine penetrandum erat.

[Traduzione]

3, 7, 1. Dario intanto, informato della malattia, procedette verso l’Eufrate con la massima celerità consentita a un’armata così pesante: congiuntene le rive con vari ponti, pur nella fretta di occupare la Cilicia, gli ci vollero ben cinque giorni per traghettare l’esercito. 2. Ma ormai Alessandro, pienamente ristabilito, era giunto alla città di Soli, di cui si impadronì: incassati duecento talenti come multa, piazzò nella cittadella una sua guarnigione. 3. Indetto un periodo di festa e di riposo per la grazia della guarigione, mostrò con quanta sicurezza disprezzasse i barbari organizzando spettacoli in onore di Esculapio e di Minerva. 4. Mentre vi assisteva, gli arriva la lieta notizia da Alicarnasso che i Persiani erano stati battuti dai suoi in campo aperto, e che anche i Mindii e i Caunii e la massima parte di quelle contrade si erano a lui sottomessi. 5. Allora, conclusi i giochi, levò il campo e, gettato un ponte sul fiume Piramo, arrivò alla città di Mallo; di lì, con un’altra giornata, alla fortezza di Castabalo. 6. Qui Parmenione si ricongiunse con il re: egli l’aveva inviato avanti ad esplorare il cammino montagnoso che consentiva di penetrare fino alla città di nome Isso. (trad. V. Antelami)

[Commento]

Curzio Rufo si riferisce agli stessi eventi organizzati da Alessandro Magno a Soli in Cilicia (333 a.C., ottobre) di cui riferisce anche Arriano 2, 5, 8 (vd. scheda). Diversamente da Arriano, egli non si interessa alle manovre di Alessandro Magno prima e dopo l’arrivo a Soli e sceglie solo di evidenziare la sincronia tra la malattia di Alessandro a Tarso (333 a.C. luglio-settembre) e la scelta di Dario III di puntare verso Tarso, preludio dello scontro ad Isso (333 a.C., 1° novembre). Tuttavia, in linea con Arriano, egli riferisce: 1) che Alessandro a Soli arriva dopo che si riprese dalla malattia subita a Tarso; 2) che Alessandro vi organizzò dei festeggiamenti (333 a.C., ottobre); 3) che durante i festeggiamenti Alessandro venne raggiunto dalla notizia proveniente da Alicarnasso di una vittoria sui Persiani, che deve essere quella di Tolemeo e Asandro contro Orontobate della quale riferisce Arriano (vd. scheda).

Assai verosimilmente anche per Curzio Rufo a Soli si tennero gli stessi festeggiamenti già ricordati da Arriano: egli parla di ludum (al singolare) o di ludos (al plurale) e questi termini latini rimandano sempre ad una cerimonia pubblica e ad agoni sia atletici sia musicali (vd. Dunkle 2014, 381-382; Zaleski 2014, 591-593); egli inoltre parla di spectaculum e di spectantes e questi termini comportano non solo ludi gymnici ma anche quelli musici e, in fondo, pure la corsa con le fiaccole e la sfilata dell’esercito in armi di Arriano.

Sugli agoni, anche musicali, a Soli – però – Curzio Rufo riferisce almeno due importanti dettagli differenti. Da una parte, infatti, Alessandro non svolse questi agoni e gli altri eventi contestuali per celebrare la vittoria militare (quella di Tolemeo e Asandro, la cui notizia, per Curzio Rufo, avviene solo quando i giochi sono già in corso di svolgimento), ma per assolvere ai voti fatti per avere avuto modo di recuperare la salute (vota pro salute suscepta). Dall’altra Alessandro assolve a questi voti rivolgendosi ad Esculapio/Asclepio ma anche a Atena/Minerva. E la menzione di Atena/Minerva come destinataria è solo in Curzio Rufo. L’accostamento di Asclepio ad Atena/Minerva è del tutto singolare. Per questo si pensa che lo storico latino lo abbia trovato già nella propria fonte, piuttosto che lo abbia inserito lui stesso surrettiziamente (vd. Atkinson 20033, 467-468, Atkinson-Antelami 20033, 305). Di contro, che Alessandro possa aver dedicato l’evento anche a Atena/Minerva non è inverosimile. Per varie ragioni (di religione, propaganda od ideologia) ed in varie occasioni, infatti, il condottiero macedone dimostrò una particolare attenzione per questa dea e tanto in Atene quanto nelle località d’Asia dove fosse venerata, per altro anche lungo la spedizione in Asia e fin dalla Battaglia del Granico (334 a.C., maggio), come quando inviò ad Atene per la personale dedica ad Atena un bottino di 300 panoplie (vd. Squillace 1992-1994, 9-20) o fece una dedica ad Atena Poliade nel suo tempio a Priene di Asia (vd. Squillace 1992-1994, 161-166).

[Bibliografia essenziale]

Edizioni e commenti: J.C. ROLFE, Quintus Curtius Rufus, in two volumes, vol. I: Books I-V, Cambridge, Mass. 1946; J.E. ATKINSON, A Commentary on Q. Curtius Rufus’ Historiae Alexandri Magni. Books 3 and 4, Amsterdam 1980, 173-174, 466-469; J.E. ATKINSON, Q. Curzio Rufo, Storie di Alessandro Magno, vol. I (Libri III-V), traduzione di V. Antelami, Milano 20033 (19981), 38-41 (testo), 304-310 (commento).

Studi (oltre a quelli indicati già per Arriano 2, 5, 8, vd. scheda): R. DUNKLE, ‘Overview of Roman Spectacle’, in P. Christesen – D.G. Kyle (edd.), A Companion to Sport and Spectacle in Greek and Roman Antiquity, Chichester, UK 2014, 381-394; G. SQUILLACE, ‘Alessandro e l’offerta ad Atena di trecento panoplie’, Miscellanea di Studi Storici 9, 1992-1994, 9-20; G. SQUILLACE, ‘Dedica del tempio di Atena Polias a Priene da parte di Alessandro Magno’, Axon 2/2, 2018, 161-166; J. ZALESKI, ‘Religion and Roman Spectacle’, in P. Christesen – D.G. Kyle (edd.), A Companion to Sport and Spectacle in Greek and Roman Antiquity, Chichester, UK 2014, 590-602.

[Parole chiave]

Alessandro Magno, Ludi, Spettacoli, Asclepio, Atena, Esculapio, Minerva

[Saulo Delle Donne]